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Sovrapposizioni

Quando parliamo di sovrapposizioni, intendiamo la possibilità di applicare un materiale sopra un altro già esistente, sia in orizzontale che in verticale. Per esempio un nuovo pavimento, che può essere posato su un pavimento già esistente durante una ristrutturazione.

La sovrapposizione è molto conveniente perché si risparmia sia sui tempi di realizzazione che sui costi di demolizione e di smaltimento. Posando un nuovo pavimento l’aspetto della casa apparirà altresì piacevolmente rinnovato.

Bisogna però considerare due variabili:
le condizioni di stabilità del sottofondo su cui vogliamo applicare il nuovo materiale.
lo spessore del materiale da sovrapporre deve essere molto contenuto, così da consentire di non incidere sulle altezze del pavimento. Basso spessore equivale spesso ad evitare taglio porte, con conseguente risparmio economico ulteriore.

Nel caso dello spessore, dobbiamo considerare che se un gres crea almeno 12 mm di spessore tra piastrella e adesivo, esistono materiali come il vinilico SPC (Stone Plastic Composite) di Meg Trading, che si caratterizza per solamente di 5 mm di spessore.

La collezione di pavimenti in vinilico di Meg Trading di compone di robusti pavimenti dalla texture ricercata che riproducono fedelmente l’aspetto del legno, con una grande resa estetica ma con un prezzo mediamente più contenuto. Si tratta ad alta prestazione, estremamente resistenti all’usura e all’umidità, e pertanto adatti per uso residenziale e pubblico ad alto calpestio. In uso residenziale, la grandissima resistenza all’umidità li rende adatti ad essere posati in ogni ambiente della casa, anche bagni, taverne e lavanderie, garantendo possibilità di continuità in tutta la casa.

Per il suo spessore contenuto, il vinilico è quindi ideale per le ristrutturazioni; in più è semplicissimo da pulire e manutenere. I pavimenti vengono forniti con materassino incorporato per una veloce e pratica installazione flottante. La velocità di posa è straordinaria: due professionisti arrivano a posare sino a 80/100mq in un giorno: un’installazione molto veloce, che spesso avviene anche con casa abitata.

Per la sua straordinaria resistenza all’usura e al calpestio, il vinilico può essere adeguatamente utilizzato anche in contesti pubblici altamente frequentati, quali bar, ristoranti, palestre e centri commerciali.

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Via Valle delle Fontane, 74

Località Pertegalli

24060 – Endine Gaiano (BG)

Email: info@megtrading.it

Phone: +39 035 827107

Fax: +39 035 827969

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Pavimento a spina, un evergreen dell’interior design italiano

Intramontabili, classiche e raffinate, le collezioni a spina rappresentano un evergreen dell’interior design italiano. Per diversi anni cadute in disuso in favore delle pose a correre, il pavimento a lisca di pesce si è riproposto con forza negli ultimi anni rappresentando uno dei formati prediletti dai migliori architetti ed interior designer.

La spina è un pavimento che viene preparato con tre possibili angolazioni di taglio, tutte disponibili a catalogo nella collezione di pavimenti in legno firmata MEG Trading. Il parquet a lisca di pesce è senza dubbio uno degli schemi di posa maggiormente riconoscibili. Nella spina italiana le plance sono montate a 90° costituendo quella che in inglese viene proprio definita “herringbone”, la tipica “lisca di pesce”.

La spina ungherese identifica un taglio di 60°, mentre la spina francese ha un angolo regolare di taglio obliquo pari a 45°. Il costo di questa tipologia di parquet è solitamente più alto rispetto alla spina italiana a causa dello scarto di materiale che produce e la necessità di un tempo di lavorazione maggiore.
Nel pavimento a spina vengono utilizzati listelli rettangolari tutti della stessa dimensione, andando a formare motivi perfettamente regolari e simmetrici. I pavimenti a spina richiedono gli schemi di posa precisi e regolari, pertanto è fondamentale che l’installazione sia eseguita da professionisti esperti.
La posa a spina ben si adatta a case di piccole ma anche di grandi dimensioni. Avendo la possibilità di offrire diverse dimensioni (largo 80/90/120/152/…) possiamo eventualmente calibrare la misura proposta, per adeguarla alla dimensione degli ambienti e dare risalto agli spazi meno ampi … oppure valorizzare ambienti con metrature generose e molto importanti. Questa flessibilità è data dalla possibilità di incontrare l’esigenza del cliente fornendo soluzioni “su misura”, che vanno oltre l’ovvio.
Nonostante il pavimento a spina abbia origini antichissime, esso risulta essere molto attuale e di tendenza. Molto spesso oggi si usa abbinare ambientazioni moderne con un pavimento di taglio classico, e la tendenza è spesso quella di abbinare arredi di tipo minimalista con questo pavimento più decorativo e sofisticato, ottenendo un risultato estetico di forte impatto e ricercatezza.

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Parquet in cucina? La guida completa per non commettere errori

Progettare il parquet in cucina è assolutamente una scelta di tendenza: non si tratta solo di risolvere la problematica della continuità di pavimentazione tra cucina e soggiorno, ma piuttosto di impreziosire gli ambienti con un materiale naturale e nobile come il legno. Come vedremo, realizzare eleganti (e resistenti) pavimenti in parquet anche in questo ambiente della casa è assolutamente fattibile: è sufficiente seguire alcuni piccoli, ma fondamentali, accorgimenti.

Oggigiorno, molte soluzioni di case moderne prevedono la predisposizione di una zona giorno in open space, laddove si crea una continuità visiva tra salotto e ambiente cucina. Il dubbio però sorge spontaneo: il parquet in cucina non sarà troppo delicato? Dopotutto, gli incidenti che occorrono in cucina possono essere molteplici: liquidi che possono essere versati accidentalmente, oppure oggetti da cucina che vengono urtati cadendo sulla nostra pavimentazione in legno, rovinandola irreparabilmente. Ebbene, in questi casi non è necessario rinunciare al parquet. La domanda che dobbiamo porci è la seguente: quali caratteristiche deve avere il parquet della cucina per essere robusto e durevole nel tempo?

Il parquet a prova di incidente

La cucina è un ambiente di lavoro dove il pavimento è soggetto a particolare usura per cui, per scegliere il parquet ideale per questo spazio, è bene tenere in considerazione i seguenti fattori. Ovviamente in cucina non può essere posato qualsiasi parquet, bisogna sceglierne uno che abbia determinate proprietà meccaniche, che resista a un continuo calpestio, allo sfregamento di oggetti, resistente alle macchie e all’acqua. Tuttavia in commercio sono disponibili varie essenze di legno che presentano le suddette caratteristiche e che possono essere posate senza alcun problema in cucina.

La migliore essenza per il tuo parquet in cucina

La cucina con parquet rovere è oggi l’opzione più richiesta, a livello di scelta  dell’essenza, tuttavia anche teak, wengé e iroko sono legni molto indicati proprio per la loro resistenza all’abrasione. Si tratta, infatti, di essenze caratterizzate da un’elevata durezza, che le rende ideali per ambienti umidi. 

L’acqua potrebbe danneggiare queste tipologie di legno? Non c’è da nulla da temere: l’acqua, se non ristagnante, non danneggia il legno. È consigliabile, in ogni caso, asciugare subito il pavimento e mantenere sempre il ricambio d’aria naturale. Azionare la cappa di aspirazione durante la cottura dei cibi può essere anche un ottimo consiglio per non innalzare troppo l’umidità dell’aria.

Oliato è più prudente che verniciato

Se un parquet verniciato risulta maggiormente impermeabile, di contro, risulta meno indicato in caso di graffi o macchie, entrambi eliminabili solo con levigatura. Nel pavimento oliato, invece, l’olio non forma una barriera impenetrabile, il che significa che hai un rapido accesso alle macchie e puoi rimuoverle immediatamente. Inoltre un pavimento oliato può essere riparato completamente e con facilità: in caso di macchie o graffi poco profondi basterà solo una mano di olio, di solito una volta all’anno, per riavere un parquet perfetto.

Un nobile di almeno 4 mm di spessore

Che sia in legno massello o multistrato, è consigliabile che lo spessore di legno nobile sia di almeno 4 mm. La cucina, infatti, è la zona più calpestata della casa e il parquet deve essere abbastanza spesso da reggere il continuo utilizzo. Inoltre uno spessore adeguato permette più volte la levigatura, così da eliminare completamente i graffi ed i segni dell’usura. Da evitare invece laminati legno, perché in poco tempo si rovinerebbero in maniera irreparabile in quanto dotati di una pellicola troppo sottile di legno nobile.

Posa: rigorosamente incollata!

In cucina la posa dovrebbe essere rigorosamente incollata, La posa flottante è da scartare perchè resta aria tra massetto e pavimentazione in legno e proprio in questa intercapedine possono crearsi dannose sacche di umidità, con possibilità di sollevamenti e scollamenti localizzati del parquet. Inoltre consente troppo movimento al parquet, rendendolo meno stabile e adatto alla cucina.

Soluzione smart – tappeto di piastrelle

Per ottimizzare la resistenza del parquet in cucina, l’idea in più è quella di prevedere una sorta di tappeto di piastrelle nei punti di maggiore usura della cucina, come davanti al piano cottura e al lavello o attorno al tavolo da pranzo. Con un sapiente mix di materiali si otterrà così una resistenza maggiore della pavimentazione nel tempo, oltre a un creativo effetto estetico. Si può, ad esempio, utilizzare il parquet per la maggior parte della stanza e il gres nelle zone più critiche: in questo modo si riusciranno a evitare gli incidenti più comuni come gli schizzi delle pentole, preservando intatta la bellezza del nostro parquet.

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Legno e parquet eco-logici

Il rispetto dell’ecologia è un tema tanto dibattuto negli ultimi anni, in quanto sempre maggiore è l’attenzione che l’uomo è chiamato a riporre nel preservare i delicati equilibri sistemici a fonte di una sempre più impellente emergenza climatica. In tal senso, l’utilizzo del legno come materia prima, è considerato rispettoso per l’ambiente, oltre che per il benessere dell’uomo. I motivi sono molteplici e andremo qui di seguito ad affrontarne alcuni.

La parola ECO-LOGIA deriva dal greco: “oikos” casa – e “logia” discorso. La cura propria dell’ecologia è la cura intenta e meticolosa del luogo in cui si vive, della propria casa, dei delicati equilibri che la regolano. Equilibri silenziosi ed invisibili le cui regole penetrano e pervadono ogni aspetto della vita del grande organismo della Natura, dalla savana alla metropoli, in cui tutto è connesso.

La cura dell’eco-logia è quindi strettamente legata al benessere dell’uomo, oltre che alla preservazione dell’equilibrio dell’ecosistema. L’attenzione rivolta ad assumere atteggiamenti responsabili abbraccia un ampio spettro di comportamenti che ognuno di noi è chiamato ad adottare per il proprio benessere e quello degli altri. Il tema della sostenibilità è strettamente correlato a quello dell’edilizia: è in questo settore, infatti, che ogni industria deve fare il possibile per aumentare l’utilizzo di materiali naturali e riciclabili.

Tra questi, l’utilizzo di materie prime rinnovabili ed ecosostenibili è uno degli atteggiamenti risolutivi. In tal senso, il legno è da sempre considerato una materia prima rinnovabile, ecocompatibile e sostenibile. I fattori che determinano questa affermazione sono molteplici, e qui di seguito andremo a considerare i più rilevanti.

Il legno è sostenibile

Un albero, quando si decompone o brucia, libera nell’atmosfera la stessa quantità di anidride carbonica (CO2) che, crescendo, ha sottratto all’atmosfera. In altre parole il ciclo di un albero è ad emissione zero di CO2. I boschi in crescita svolgono quindi un’azione di riduzione dell’anidride carbonica dell’atmosfera e contribuiscono conseguentemente al contenimento dell’effetto serra.

Il legno è una materia prima a basso livello di trasformazione

La lavorazione del legno richiede costi bassi costi di lavorazione dovuti al fatto che per la sua trasformazione in semilavorato o prodotto è necessaria in genere una limitata quantità di energia rispetto a le altre materie prime. La lavorazione del legno non è inquinante, o meglio, con emissioni inquinanti molto ridotte, anche se presenti.

l legno è una risorsa rinnovabile ed ecocompatibile

Un suo impiego massiccio non necessariamente impoverisce il patrimonio boschivo ma può essere condotto correttamente attraverso politiche di riforestazione. Se il prelievo viene gestito in maniera adeguata, gli alberi tagliati verranno automaticamente sostituiti anche senza intervento di piantumazione da parte dell’uomo. Un prelievo compatibile con la capacità di autorigenerazione del bosco permette sia di mantenere in vita il bosco sia di ottenere legname in quantità.

Il legno è una risorsa biodegradabile

Biodegradabili sono quei materiali che hanno la capacità di decomporsi in natura grazie all’azione di alcuni batteri, dalla luce solare o di altri agenti atmosferici naturali. Questo processo deve compiersi nell’arco di sei mesi e gli elementi che ne derivano sono assorbiti dal terreno sotto forma di acqua, anidride carbonica, sali minerali, etc. Quindi, possiamo dire, che il legno, una volta smaltito, in qualche modo torna in natura, alimentando un ciclo perpetuo di rinnovamento.

Collezione Deluxe: il recupero di vecchie tavole

In MEG Trading curiamo da vicino questi aspetti, operando anche un recupero di vecchie plance, a cui diamo nuova vita all’interno della nostra falegnameria. Riportare a nuova vita una vecchia plancia di rovere significa darle una seconda possibilità, alimentando una scelta di finitura dal sapore rustico, come quelle presentate nella linea Deluxe. In MEG Trading curiamo da vicino questi aspetti, operando anche un recupero di vecchie plance, a cui diamo nuova vita all’interno della nostra falegnameria. Riportare a nuova vita una vecchia plancia di rovere significa darle una seconda possibilità, alimentando una scelta di finitura dal sapore rustico, come quelle presentate nella linea Deluxe.
Le vecchie tavole di recupero vengono interamente levigate e riverniciate all’interno della nostra FalegnaMegria, con attenzione e manualità dai nostri mastri artigiani. Un lavoro antico, svolto con la stessa passione di sempre, che consente di ottenere un prodotto di grande pregio, che porta con sé una lunga storia ed è per questo da considerare di grandissimo valore. La resa estetica a lavoro ultimato è a dir poco stupefacente. Un pavimento in legno vissuto, che porta con sé il sapore di una storia antica.
Deluxe è un parquet che deriva dalle tavole e dalle travi di recupero che hanno già vissuto la loro storia e che per questo motivo hanno molto da trasmettere a chi ama un legno disegnato dal tempo. Il parquet Deluxe è il frutto di ciò che solo la natura può creare e nessun altro può replicare. La lavorazione di questo prodotto si adatta perfettamente a chi desidera ritrovare nei disegni che il tempo ha realizzato un motivo di prestigio, di eleganza del tutto naturale e una rusticità che dona agli ambienti di casa un carattere unico. Per tutte queste ragioni Deluxe fa parte delle creazioni più prestigiose di MEG: un pavimento elegante e ricco di carattere, personalizzabile sotto ogni aspetto per permettere ai nobili segni del passato di vivere nel presente.
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Cosa sono i melaminici? Vi presentiamo i pavimenti in laminato

Conosciuti anche come “pavimenti in laminato”, sono pavimenti esteticamente simili al parquet, che sfruttano la resistenza delle resine melamminiche applicate sulla loro superficie per ottenere un risultato resistente e durevole nel tempo. Non si tratta quindi di un pavimento in legno, ma loro vantaggio è quello di unire dei costi contenuti con una posa in opera veloce anche sopra il pavimento esistente. Per la loro resistenza, sono adatti ad ambienti residenziali e commerciali anche ad alto calpestio.

Storia ed evoluzione del laminato

I pavimenti in laminato hanno iniziato a diffondersi negli anni ’90 come alternativa economica al parquet in legno. Per la loro possibilità di sovrapporsi facilmente ai pavimenti esistenti, i pavimenti in laminato si sono largamente e velocemente diffusi come soluzione alternativa al pavimento in legno. 

La grandissima richiesta di laminato ha incentivato i produttori a cercare nuove soluzioni, cosicché il prodotto ha conosciuto una rapidissima evoluzione. L’offerta, nel corso degli anni, si è praticamente differenziata su due diversi filoni: da una parte i pavimenti in laminato economici, che sono quelli molte volte forniti dalla grande distribuzione o nei grandi magazzini a poco prezzo, e dall’altra pavimenti in laminato di qualità tecnica ed estetica. 

Nel secondo caso, i listini sono diventati sempre più belli, sempre più resistenti all’usura e al calpestio, sempre più performanti, al punto di diventare pavimenti adatti anche per l’utilizzo nel settore commerciale.

Di cosa si compone il laminato

Il laminato è un pannello di legno composto da più strati. In poche parole possiamo dire che la base, di truciolato o MDF, viene ricoperta da due fogli plastici, uno decorativo (che gli conferisce l’aspetto) e uno protettivo. Vediamoli nel dettaglio…

Il primo strato è un pannello in HDF (High Density Fiber), composto di fibre di legno pressate ad alta densità. Il legno utilizzato è quello degli scarti di lavorazione, quindi questo materiale si può definire “ecologico”, perché utilizza materiale da riciclare. Le particelle di legno vengono tenute insieme da resine plastiche
Il secondo strato è un foglio decorativo può riprodurre un’infinita varietà di colori e di texture. La più comune è quella che imita in tutto e per tutto il colore e le venature del legno naturale, anche non subisce le stesse alterazioni di colore se sottoposto alla luce diretta del sole.

Il terzo strato è chiamato overlay: si tratta di una pellicola di resina melaminica che ha una funzione protettiva ed è proprio questo strato che consente al laminato di resistere efficacemente all’usura e al calpestio, e che consente al pavimento di resistere nel tempo senza particolari manutenzioni.

I vantaggi del laminato

Uno tra i tanti aspetti vantaggiosi dei pavimenti in laminato è sicuramente quello di avere uno spessore ridotto, che permette di eseguire veloci ristrutturazioni anche con posa su pavimento già esistente. In questo periodo il tema della riqualificazione prevede il recupero di edifici esistenti, che vengono coibentati e riqualificati. Molto spesso i pavimenti esistente vengono coperti con pavimenti di maggior pregio, proprio per donare un nuovo aspetto estetico all’ambiente. In questo caso il pavimento in laminato può venire in nostro soccorso e risultare particolarmente utile.

Il pavimento in laminato è molto più resistente del parquet al calpestio e all’usura. Essi sfruttano la resistenza delle resine melamminiche applicate sulla loro superficie per ottenere un risultato resistente e durevole nel tempo. Per questa ragione il laminato rappresenta un’ottima soluzione d’uso anche negli ambienti commerciali come centri commerciali, uffici o negozi.

Altro fattore a sostegno della scelta del laminato è la manutenzione semplice e veloce: i pavimenti in laminato si puliscono bene e velocemente con un mocio umido e pulito. Il pavimento in laminato è naturalmente antibatterico, quindi non richiede neppure l’utilizzo di detersivi aggressivi.

Gli svantaggi del laminato

Attenzione: l’umidità è il nemico numero uno del laminato. Il pavimento in laminato è più resistente all’umidità rispetto al parquet. La superficie non assorbe l’acqua, ma attenzione: l’umidità ma potrebbe comunque passare attraverso gli incastri e arrivare fino al pannello in HDF, che essendo in fibra di legno potrebbe assorbire l’acqua o l’umidità. Per questa ragione è bene valutare caso per caso gli ambienti in cui risulta conveniente posare il laminato, soprattutto in caso di bagni e lavanderie, o ambienti particolarmente umidi.

I nostri laminati sono disponibili in 30 diversi decori e sono costruiti con materiali di supporto HDF, che per la loro alta densità sono più stabili e resistenti all’umidità, il nemico numero uno del laminato. A questo link puoi visitare la nostra gamma completa e analizzare tutti i dettagli tecnici dei delle varie soluzioni di pavimento a catalogo.

Importante: la scelta del tappetino sottopavimento

Assolutamente da non trascurare è la scelta del tappetino sottopavimento, esistono infatti numerose tipologie di materassini per laminati, in grado di soddisfare ogni tipo di necessità acustica e termica. Posare un buon laminato con un tappetino scadente, può compromettere la qualità del risultato finale.

Per curare anche questo dettagli, MEG Trading mette a disposizione una collezione di materassini adatti alla posa.

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